Project Description

Possibilità

Possibilità è un lavoro prodotto durante l’isolamento imposto a San Francisco per l’emergenza Covid-19; una serie di opere che rappresentano il disagio e le potenzialità insite nel confinamento spaziale, insieme ai significati emersi dai momenti di solitudine, di speranza, di nostalgia, di solidarietà e di spaesamento in esso vissuti. Ogni opera raccoglie le voci della mia comunità, fungendo da luogo d’incontro e di confronto collettivo e ricontestualizzando la condizione del singolo individuo in una dimensione corale. La serie di opere Possibilità è stata concepita all’interno della cornice teorica del “Manifesto dell’Incertezza”, che ho scritto per Art Seeds nell’aprile 2020. 

Possibilità n’1, I am Waiting

Ho scritto a mano un estratto di I am waiting, poesia composta da Lawrence Ferlinghetti nel 1958, su un foglio che ho poi strappato a metà, le cui estremità sembrano ricongiungersi ai bordi di una frattura sottile. Ai lati del foglio vi sono due teche che rappresentano San Francisco, o la California in senso lato, e l’Italia. I riferimenti ai due paesi che distano 10.047km l’uno dall’altro sono indicati dai francobolli: oggetti che permettono i processi di comunicazione a distanza, e che conservano, reinterpretano e divulgano le storie delle nazioni attraverso un linguaggio iconografico e stilistico peculiare. 

Il francobollo di Janis Joplin (icona musicale degli anni ’60 che ha contribuito a definire la storia artistico-culturale di San Francisco) è stato emesso nel sistema postale statunitense nel 2014. Parte della serie limitata Music Icons Forever Stamp, che include anche francobolli di Jimi Hendrix e Ray Charles, il francobollo di Janis Joplin ripropone il design realizzato da Antonio Alcalá nel 1970 a partire da una fotografia della Joplin, scattata a New York dal fotografo David Gahr. Il launch del francobollo è stato celebrato durante il festival musicale Outside Lands, che dal 2008 si svolge ogni agosto nel Golden Gate Park di San Francisco. Outside Lands è il festival indipendente più grande degli Stati Uniti; nel 2019 ha ottenuto il permesso di vendita di cannabis (in California il consumo e la vendita di cannabis sono legali dal 2018), e presenta una sezione dedicata all’arte. L’identità indipendente, eco-friendly, gay-friendly e poli-artistica del festival s’inscrive all’interno della cornice culturale tipica di San Francisco, in cui Joplin entrò a far parte nel 1963. 

Il francobollo italiano raffigura un particolare del dipinto della “Venere di Urbino” di Tiziano (1538), conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Il francobollo, emesso nel 2004, fa parte della serie Donne nell’Arte, nata nel 1998 e realizzata dall’incisore Rita Morena, che celebra le icone femminili della storia dell’arte italiana (fra le altre, vi compaiono opere del Parmigianino, di Raffaello, di Piero della Francesca). Il volto della Venere è incorniciato dalla stilizzazione della spiga di grano, del ramo d’ulivo e del tralcio di vite, simboli del ceppo mediterraneo del Paese. La scritta “Italia” replica nel carattere lapidario la stessa parola incisa su una tavola bronzea romana del 101 D.C., “l’Iscrizione di Ferentino”, ritrovata sul Colle del Quirinale e oggi conservata nel Museo Archeologico di Firenze. 

Le due teche californiana e italiana contengono rispettivamente i fiori essiccati del corbezzolo e del papavero. Il corbezzolo è il fiore nazionale dell’Italia, mentre il papavero è quello della California. Lo scambio dei fiori nelle teche riflette la mia appartenenza ad entrambi i paesi: ho importato a San Francisco le mie origini italiane, ma ho iniziato a coltivare il frutto dell’esperienza californiana in Italia. Molti immigrati condividono l’esperienza della perdita, o meglio, della trasformazione delle caratteristiche culturali di base in qualità contaminate. Le persone che si trovano nella mia condizione non riusciranno mai ad integrarsi pienamente nel paese prescelto, né ritroveranno il loro posto nel coro omogeneo della madre patria. Una volta allontanatisi da casa, non vi si potrà più far rientro come quando si è partiti. Ciò non vuole dire abbandonare, ma evolversi. I am Waiting è dedicata agli expat che hanno assistito alla chiusura delle frontiere del “nuovo” e del “vecchio” paese, alla cessazione dei voli e all’interruzione delle vie di comunicazione, trovandosi così a dover accettare, a malincuore e improvvisamente, un doppio lutto. La corrispondenza con la madre patria è sospesa, ma il dialogo rimarrà sempre aperto nel nostro cuore. 

“Io aspetto che mi giungano premonizioni d’immortalità ricordando la mia prima infanzia e aspetto che le verdi mattine ritornino/che gli stolti prati verdi della giovinezza ritornino e aspetto che un pizzico di arte non premeditata smuova la mia macchina da scrivere/e aspetto di scrivere la somma poesia indelebile e aspetto l’ultima protratta estasi spontanea/e aspetto in perpetuo che gli amanti in fuga sull’Urna Greca si raggiungano alla fine e si abbraccino/e aspetto in perpetuo e per sempre un rinascimento dello stupore” —Lawrence Ferlinghetti.

Possibilità n’2, Colori Complementari

Si dicono complementari i colori diametralmente opposti all’interno della ruota di colori. La presenza di un colore dello spettro presume quella del colore vicino e opposto. Nessun colore, all’interno della ruota dei colori, può esistere in modo indipendente. 

Colori Complementari rappresenta la necessità, per l’individuo, di mantenere i contatti sociali durante il periodo di quarantena, e in generale durante i momenti di stress. Visualizzare le relazioni che abbiamo coltivato nella nostra vita e in cui abbiamo creduto può esserci di conforto rispetto al paesaggio desolato in cui l’emergenza sanitaria ci ha esiliati. Nel Manifesto dell’Incertezza elenco i valori che risulteranno davvero vincenti nella ricostruzione del rinascimento post-Covid, e che ci aiuteranno ad attraversare il limbo d’incertezze e ansie in modo costruttivo: empatia, relazioni umane e creatività. Colori Complementari vuole perpetuare questi valori enfatizzando l’importanza della rete sociale per la cura dell’armonia individuale. 

Quest’opera è dedicata a tutte le persone che mi sono state vicine durante questo periodo, e che hanno continuato ad essere presenti con il loro ricordo e le loro voci, ed anche a tutti coloro con cui sono entrata in contatto a partire dal 15 marzo: il passante sul marciapiede, il postino che mi ha consegnato il pacco, la cassiera del supermercato, gli artisti con cui mi sono confrontata al telefono o via email, il dottore che mi ha assistito online. Infine è un’opera dedicata a chiunque stia leggendo queste parole ora —atto d’empatia generato dalla comune volontà di condividere conoscenze, ampliare esperienze e scegliere la socialità contro l’individualismo. 

Possibilità n’3, Adeguarsi

Rappresentare il confinamento spaziale come un gioco. Le forme all’interno della griglia brillano dello stesso color oro di cui è laccato l’esterno della teca —dentro e fuori sono in contatto, seppur simbolicamente. Quest’opera è dedicata a tutte le persone che stanno vivendo/hanno vissuto la lunga quarantena, riuscendo ad adeguarsi e reinventarsi nello spazio ristretto e nel tempo dilatato. 

Possibilità n’4, Martedì 7 Aprile 2020

Nella notte del 7 Aprile ’20 la Luna si è avvicinata al nostro pianeta di 27.092 km. Se normalmente la Luna viaggia a 384.000 km di distanza dal perigeo, quel martedì notte la distanza con la Terra era di 356.908 km, apparendo ai nostri occhi più grande del 7% e più luminosa del 15%. Martedì 7 Aprile 2020 registra l’evento naturale dell’anno, la “Super Luna”, svoltosi durante una crisi globale che ha fermato il mondo. La Luna e l’uovo, messi qui a confronto, rappresentano la fertilità e la purezza, sono elementi suggestivi, dalla simbologia antica e quasi universale; la prima appartenente al cosmo, il secondo alla terra.

La Luna ha confortato intere civiltà con la sua luce e il suo aspetto seducente, ha ispirato poeti, sacerdoti, ninfe, astronomi. La mitologia antica celebra il culto della Luna come entità influente, portatrice di fertilità, di rinascita, regolatrice dei processi ciclici naturali e umani. L’uovo è un oggetto affascinante per costituzione e funzione, la cui simbologia risale alle culture votive del Neolitico; nell’antico Egitto era accostato alla Fenice come elemento di rinascita dalle ceneri, in alchimia corrisponde ad un talismano in grado di riportare ogni elemento alla purezza originaria, nell’induismo l’immagine dell’uovo si lega a quella dell’uovo primordiale dal quale si schiusero terra e cielo. La simbologia pagana di questo elemento dalle linee eleganti e dall’aspetto incontaminato, portatore di vita e resurrezione, è stato assimilato e reinterpretato dalla cultura cristiana e dalla storia dell’arte nelle varie epoche.

Attraverso l’accostamento dell’uovo e dell’immagine della Luna, l’opera evoca le realtà contrastanti e simultanee della vita in cielo, dinamica, che continua il suo corso, e della vita umana sulla terra, attualmente statica, confinata in spazi circoscritti e sospesa nel tempo dilatato dell’attesa. La dimensione liminale terrestre è ricondotta alla “normalità” dalla cifra che riporta la lunghezza dell’orbita lunare trascritta sotto l’uovo: 2.413.402 km; mentre gli uomini si sono fermati, distanziati, isolati, i pianeti continuano il loro percorso. Martedì 7 Aprile 2020 rappresenta una possibilità d’incontro fra due realtà, lontane ma interconnesse.

Possibilità n’5, 24 Ore

“Ogni crepuscolo è doppio, aurora e sera. Questa formidabile crisalide che si chiama universo rabbrividisce eternamente nel sentire, allo stesso tempo, il bruco agonizzare e la farfalla ridestarsi”, Victor Hugo. 

La farfalla appartiene alla specie d’invertebrati dei lepidotteri; il suo ciclo vitale è costituito da quattro fasi: uovo, bruco, crisalide e adulto. Ciò che gli uomini chiamano “farfalla”, ammirandone colori e leggerezza e dedicandogli versi poetici, è l’essere che si sviluppa nell’ultima fase. Nel linguaggio comune e letterario la farfalla è divenuta metafora di bellezza pura e caduca, di gioia fugace, di amore innocente. Un insetto tanto piccolo è arrivato ad incarnare sentimenti travolgenti come la malinconia e la passione, e significati universali come la rinascita e la trasformazione; in questo senso la farfalla è un essere simbolicamente potente. 

Una qualità che, quindi, i poeti hanno forse dimenticato di cantare è proprio quella della sua potenza, o altrimenti forza. Il concetto di forza può anche essere variamente interpretato: quale è più notevole, la forza fisica o la forza morale? In che misura un uomo è giudicato forte, e in che misura lo è una donna? Ci vuole più forza a sollevare 140kg in ripetizione, come fece il campione olimpico Paul Edward Anderson aggiudicandosi il titolo di “uomo più forte di sempre”, o a lavorare in ospedale durante la pandemia di Covid-19 con turni di 12 ore, senza possibilità di bere o mangiare, come l’infermiera dell’Harborview Medical Center di Seattle Melanie Arciega? La crisi globale provocata dalla pandemia ci ha portato a riconsiderare il concetto di forza —forte è oggi chi resiste alla paura, chi continua a lottare e a credere nell’umanità, forte è chi si flette negli spazi di casa, nelle libertà sociali circoscritte, negli obiettivi da ricalcolare, e non si spezza. Forza è resilienza. 

Il ciclo vitale di alcune specie di farfalle non supera le 24 ore: 24 ore per esplorare un angolo di mondo, accoppiarsi e cibarsi quanto basta per compiere l’ultimo, imminente, battito di ali. La forza, in qualità di resilienza e speranza, si esplica anche nella capacità di incanalare le nostre aspettative nel breve arco di tempo di una giornata. Se il momento storico incerto ci chiede di reindirizzare le nostre scelte di vita al presente immediato, come le farfalle dobbiamo riuscire a guardare alle prossime 24 ore come il “nostro mondo”. Come ha scritto il filosofo Rabindranath Tangore, “La  farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta”. Il retro front non è un’opzione, e la proiezione di noi stessi nel futuro è appannata, ma il presente rimane ancora una valida possibilità di appagamento; la cornice entro cui desiderare, creare, crescere ed essere felici. 

Quest’opera celebra il valore della forza intrinseca all’animo umano che esiste a prescindere da sesso, età, stazza e salute fisica, applicata alla dimensione del quotidiano. Ispirandosi al ciclo vitale della farfalla e alla sua potente simbologia, 24 ore rappresenta il presente immediato non solo come una circostanza di mera esistenza, ma come una possibilità di auto realizzazione.